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Da una pianta erbacea biennale della famiglia delle Asteracee denominata Cardo Mariano viene estratta la Silimarina che è una miscela di principi attivi, i flavanolignani.
Il Cardo Mariano è una pianta comune in Italia meridionale e nelle isole, dove lo si trova spesso come pianta infestante.
Dal punto di vista terapeutico, gli estratti di Cardo Mariano (solitamente standardizzati con un contenuto del 70% di Silimarina) sono largamente usati nei preparati farmaceutici in particolare per il trattamento dei disturbi del fegato.
La Silimarina è infatti una delle più potenti sostanze epatoprotettive naturali che si conoscano e rappresenta una vera e propria unicità biochimica.
La capacità dimostrata del Cardo Mariano di prevenire la distruzione del fegato e di migliorarne la funzionalità è dovuta in gran parte all'azione inibitrice della Silimarina sui fattori responsabili dei danni al fegato quali i radicali liberi, leucotrieni e mediatori dell'infiammazione.
Ricordiamo che il fegato è un organo estremamente importante nel nostro organismo, è deputato alla trasformazione e allo “smaltimento” della maggior parte dei cibi, sostanze e farmaci che assumiamo e grazie ad esso siamo in grado di assorbire certi nutrienti ed espellerne altri, mantenere il fegato in buona saluta è una condizione fondamentale per avere un organismo sano e forte.
Ogni volta che introduciamo cibo, bevande o altre sostanze, esse prima di finire nel circolo sanguigno ed essere poi da noi assorbite, passano infatti attraverso il fegato; un malfunzionamento di questo organo può compromettere l'assorbimento di nutrienti fondamentali alla nostra alute come ad esempio le vitamine.
La Silimarina contenuta nel Cardo Mariano è caratterizzata da spiccate proprietà antiossidanti che si esplicano appunto a livello del fegato e agisce principalmente inibendo il legame di alcune epatotossine ai recettori situati nelle membrane degli epatociti (le cellule che formano il fegato).
È perciò utilizzata per contrastare malattie croniche epatiche dovute a stress ossidativo causato da abuso di alcool, droghe e sostanze chimiche tossiche che inducono, in generale, effetti tossici sul fegato.
Studi clinici e sperimentali dimostrano che, nello specifico, le proprietà terapeutiche della silimarina includono: attività antiossidante a livello del fegato, promozione della rigenerazione delle cellule del fegato, attività antitumorale e antimetastatica, attività nella prevenzione del carcinoma epatocellulare, attività antinfiammatoria e infine, ha dato un ottimo riscontro anche come antidoto in caso di avvelenamento dal fungo amanita phalloides.
Inoltre, grazie sempre al suo effetto antiossidante, ultimamente si è resa molto utile anche in ambito cosmetico, è in grado di rallentare l'invecchiamento cutaneo, proteggendo la pelle dai classici processi degenerativi età-correlati e dai danni indotti dall'esposizione agli ossidanti chimici ambientali.
È stata anche constatata una potente azione antinfiammatoria e fotoprotettiva ovvero protegge la pelle dai danni indotti dalle radiazioni solari e prevenendo il cosiddetto photo-aging ovvero l'invecchiamento cutaneo dovuto all'esposizione ai raggi solari.
Studi di biologia molecolare dimostrano che la Silimarina riduce significativamente la proliferazione delle cellule tumorali nella cirrosi epatica ed esercita anche un effetto antiaterosclerotico.
Tutto ciò rende la Silimarina un otitmo adiuvante nelle terapie di molte malattie neoplastiche , dimostrando effettivamente una grande capacità di rigenerazione cellulare.
Come avrete potuto capire la Silimarina è un composto veramente unico, efficace e privo di controindicazioni.
In commercio troviamo numerosi integratori a base di Silimarina, molte volte in associazione al carciofo, anch'esso molto attivo a livello epatico.
